Continua il nostro viaggio tra le produzioni casearie più importanti e strane al mondo. Dopo latte vaccino, caprino e ovino, crediamo che le prossime forme vi stupiranno.
LATTE BUFALINO
Il latte bufalino si distingue per il suo sapore dolce ed il colore bianco opaco dovuto all'assenza di carotenoidi. La composizione media del latte bufalino offre una percentuale di solidi superiore al latte vaccino, maggiore del 16% nel primo caso e tra 12 e 14% nel secondo. Oltre alle percentuali superiori di materia grassa e proteine, esso contiene anche un interessante contenuto salino più ricco di calcio, magnesio e fosforo inorganico rispetto al latte di vacca. Principale esempio di formaggio a base di latte bufalino è la Mozzarella di bufala, in particolare quella campana.
LATTE D’ASINA
Può sembrare strano, ma il formaggio più costoso al mondo è quello prodotto a partire dal latte d’asina. Questo perché il latte d’asina è incredibilmente proteico (non a caso spesso lo si paragona al latte materno) e piuttosto dispendioso: per una forma da chilo ne servono ben 25 litri, cioè tutto quello che l’animale produce in due anni. La questione su chi abbia inventato il formaggio di latte d’asina è dibattuta: in Serbia sostengono che il primo a caseificare il latte d’asina sia stato Slobodan Simic, direttore della riserva naturale “Zasavica”; in Italia invece si difendono le ragioni dell’Asinino Reggiano, presentato all’Expo 2015 come il “primo formaggio al mondo fatto con latte d’asina”.
LATTE SUINO
Ma il prezzo-record da formaggio d’asina potrebbe essere scalzato da quello suino. Ebbene sì: nel 2015 il titolare di un’azienda agricola olandese, la Piggy’s Palace, ha munto i suoi animali e ha venduto il formaggio al prezzo record di 1500 euro per 500 grammi. Fino ad allora il latte dei maiali, a causa della loro alimentazione sregolata, sembrava poco consigliabile per la produzione del formaggio, senza contare che mungere una scrofa non è un compito agevole. Il tempo ci dirà se tale intuizione sarà premiata dal successo.