Vi abbiamo raccontato di quanto il torrone sia un dolce degli antichi e di come il suo viaggio attraverso i paesi del bacino del Mediterraneo sia iniziato secoli e secoli fa. È proprio per il suo vagabondare tra le civiltà e le culture più disparate che oggi possiamo trovarlo come prodotto tipico non solo in Italia, ma anche in Francia e in Spagna.
È proprio nel paese iberico, durante il periodo della Reconquista spagnola, che il dolce al miele ottiene l’appellativo con cui tutti noi lo conosciamo oggi, nascendo quasi dalle ceneri degli scontri tra cristiani e musulmani: il torrùn. Una prima testimonianza fa risalire il torrone spagnolo al lontano 1221, in Catalogna, ma le ricette più conosciute e apprezzate provengono dalle città di Jijona e Alicante.
Jijona
Conosciuta anche come Xixona (in valenciano), la città è stata la culla di uno speciale torrùn dalla consistenza molle e dal colore ambrato, ben diverso dunque dal nostro immaginario comune: gli ingredienti sono praticamente i medesimi di quello italiano, mandorle tostate, albumi e miele, tuttavia l’impasto viene tritato finemente da uno specifico mulino da cui si ottiene un composto morbido e omogeneo che verrà cotto in particolari pentole per poi essere versato negli appositi stampi. Nella città di Jijona è rpesente anche un museo che racconta il complesso procedimento di produzione di uno dei torroni più diffusi al mondo.
Alicante
Non lontana da Jijona, Alicante offre un torrone molto diverso da quello della città cugina. La sua pasta, fatta di albumi, miele, zucchero e mandorle, infatti è dura e croccante e può presentarsi rivestito da un’ostia o un foglio di wafer.
Montelimar
Avvicinandoci ai confini italiani, nella fiorente Provenza, incontriamo il piccolo paese di Montelimar, famoso sì per la sua profumata lavanda, ma anche per il golosissimo “nougat”, ovvero il torrone. Il lroo prodotto è talmente radicato nelle tradizioni del paese che non solo vanta un museo a lui interamente dedicato, Le Palais des Bonbons et du Nougat, ma anche un disciplinare che ne regola la produzione: 28% di mandorle spellate, 2% di pistacchi e 25% di miele. Insomma, un vero e proprio IGP. Quella di Montelimar pare essere una delle produzioni più antiche (escludendo il nostro Paese), risalente all’inizio del XVIII secolo.
Se pensate che il torrone sia amato solo nei paesi del Vecchio Mondo, ebbene, sappiate che non è così.
Nel Far East, esattamente nell’isola di Taiwan, potete visitare un museo dedicato alla torte nuziali e ai dolci che tipicamente nella cultura cinese vengono preparati per i matrimoni: anche il torrone rientra tra queste preparazioni, tant’è che è presente uno spazio riservato ai laboratori artigianali in cui viene mostrato al pubblico la realizzazione del torrone.